La sua modalità espressiva è la stratificazione della carta, supportata da una padronanza tecnica e da una perfezione senza pari: centinaia di fogli piani di carta traslucida (yupo) accatastati uno sopra l'altro, tagliati singolarmente utilizzando un piccolo coltello con cui l'artista dà loro bordi arrotondati, forme concave e convesse che rafforzano la sensazione che stia descrivendo una topografia naturale piuttosto che una forma astratta.
Ad una prima occhiata sembrano riproduzioni di anelli di un albero, onde telluriche, rocce silicee, mappe topografiche. Poi pensi che è la mano di una persona ad averle create, una ad una, e allora ci scopri dentro qualcosa di molto diverso: una geografia che da fisica diventa emotiva, una forza tanto potente quanto delicata, un vuoto che diventa pieno e un pieno che torna vuoto.
Un processo lungo quanto meditativo in cui la vita -grazie alla carta- si fonde con la natura e, attraverso piccoli dettagli, svela il sublime.
Ciao, sono Alessandra, sono arrivata tramite "le prime dieci righe" e mi sono fermata ad ammirare le immagini. Da quello che scrivi traspare, oltre ad una evidente competenza, una grande passione. E' un piacere trovare posti così...
RispondiEliminaChe dire...grazie!
EliminaPer me è un piacere incontrare persone come te.
A presto allora ;)