lunedì 28 maggio 2012

Origami food for children

Giorni strani, per tanti motivi.
Li vivo accettando quello che mi viene incontro senza troppe domande, fidandomi di quel respiro.
Questa domenica ad esempio è arrivato il sorriso di Linda: incuriosita dai suoi ultimi post, sento che è con Pane, Amore e Creatività che mi va di partecipare al mio primo concorso on-line!
"Inventa una ricetta creativa e vinci una vacanza"
Non sono io la cuoca di casa, quindi parto svantaggiata...ma metto sotto il resto della squadra, certa che come sempre qualcosa di buono salterà fuori :)
C. però non ne vuole sapere, gli bastano e avanzano quelle che si inventa tutti i giorni.
Le bimbe invece sono entusiaste e allora via, a smanettare in cerca di qualche appettitosa ricettina...da realizzare con la carta naturalmente!
Dopo qualche tentativo un pò troppo ambizioso, optiamo per qualcosa di semplice e veloce, come piace a noi: uova all'occhio di bue, patatine fritte (doverosa variante alle nostre lesse) e carotine crude.
Abbiamo tutto ciò che occorre: normalissima carta da fotocopie, un pò di pastelli e matite, la loro straordinaria voglia di esprimersi e creare.


sabato 26 maggio 2012

Annunci

C'è tutto un tempo che ha un prima e un poi e soprattutto un attraverso.
C'é tutto un percorso che è fitto di andate e di ritorni e soprattutto di attese.
C'è tutto un mondo che è mio ed è suo e soprattutto è nostro.
La faccio breve: mi sposo. Dico davvero: mi sposo.
E' successo così, all'improvviso e quasi per caso. Passavo l'aspirapolvere qualche settimana fa e mentre pensavo a come festeggiare i nostri 10 anni di convivenza, ho sentito che poteva essere il momento giusto e gliel'ho chiesto, ho chiesto a C. se non fosse giunto il tempo di sposarci. 
Non immaginatevi nessuna scena romantica: la risposta di entrambi è stata "Ci pensiamo" e la riflessione è durata un bel pò. Le obiezioni idem. La discussione pure.
Perché possiamo girarci intorno, ma di base il matrimonio è e rimane un contratto, c'è poco da fare.
E ci sta stretto. E non ne abbiamo bisogno. E le regole ce le siamo già date noi.
Però...Quanti però. Però si cresce, però si cambia, però si diventa genitori.
Immaginatevela ora la scena romantica: ne parliamo una sera tardi cercando un linguaggio comune, ci capiamo confrontandoci su valori come consapevolezza, responsabilità, rispetto, ci stringiamo decidendo per il SI, facciamolo, in barba a tutto.
Che bello...

Non abbiamo bisogno di riceverne (siamo ben rodati e collaudati, credetemi) quindi gli auguri li faccio io: se ho scelto oggi per dirlo al resto del mondo è perché non è un giorno qualsiasi.
Auguri ai miei genitori, che se mio padre ci fosse ancora, oggi festeggeremmo insieme i 55 anni del loro matrimonio. Auguri a L., che se anche se non li leggerà mai e non valgono niente, è un pò merito suo se siamo arrivati fin qui.
E auguri a voi, che nel prossimo mese verrete tempestati da post che raccontano dei miei/nostri preparativi. Rigorosamente voluti, pensati e realizzati in maniera molto personale e "casalinga", parto con un piccolo assaggio degli annunci, su cui mi divertirò a dilungarmi alla prossima puntata.




Eh si, devo ammettere che mi fa proprio un certo effetto...:)))

martedì 22 maggio 2012

Sottrazione - Guy Laramee

Giorni difficili: l'attentato alla scuola di Brindisi, il terremoto in Emilia Romagna, la strage familiare a Brescia, gli accidenti propri -che piccoli o grandi che siano, ne abbiamo tutti in abbondanza-.
Cerco con ogni forza di non consegnarmi alla malinconia e alle frasi fatte che ho sentito dilagare, insieme alla pioggia che non smetteva di scendere.
Piango -dentro- e combatto -fuori-. Lotto scavando a mani nude dentro qualsiasi cosa riesca a suggerirmi un senso, a trasmettermi un'emozione, a restituirmi un valore.

Guy Laramee (Canada, 1957): artista multidisciplinare con una carriera trentennale nell'arte -si dedica anche alla pittura, alla fotografia e ad altre installazioni artistiche- ha sviluppato dal 1999 una particolare tecnica che gli consente di scolpire vecchi volumi cartonati- singoli o uniti tra loro- come fossero pietra, per poi dipingerli con colori naturali.
Da questi tomi riesce infatti, usando solo strumenti elettrici e altri oggetti con cui di solito si scolpisce e intaglia il legno (in media impiega circa due mesi per completare un libro) ad estrarre un microcosmo fatto di solenni e sublimi paesaggi naturali o storici: catene montuose, grotte, ma anche giardini, eremi, conformazioni che ricordano i grandi mausolei mediorientali scavati nella roccia.
“Il mio lavoro - spiega l’artista - nella modellazione così come nella pittura, deriva dall’idea che la conoscenza ultima potrebbe generarsi benissimo da un processo di sottrazione anziché di accumulo. Montagne di saperi in disuso tornano ad essere ciò che realmente sono: montagne. Si erodono ancora un po’ e diventano colline. Quindi si appiattiscono e diventano pianure, luoghi in cui all’apparenza non accade nulla".












"Non mi interessa di cosa parlano i singoli libri, ma cosa si nasconde dentro di essi."
Lo ringrazio, perché oggi sto a galla con loro. Lotto respirando la loro forza e i loro segreti.

venerdì 18 maggio 2012

CartaVenezia

Adoro viaggiare. Lo faccio molto meno di quanto vorrei, ma mi accontento.
Quando non posso proprio più rinunciarci, piglio il primo treno e scappo da lei: mi rifugio in una delle 25 meraviglie del mondo attuali, che ho la fortuna di avere a poco più di un'ora di distanza.
VENEZIA: conosco alcuni che non la sopportano...io mi chiedo come sia possibile non amarla.
Non restarne travolti, rapiti, incantati dal primo istante in cui ci metti piede, in cui prima respiri, poi assorbi e alla fine inevitabilmente metabolizzi un'atmosfera unica, senza pari.
Ci sono stata decine di volte, per i più svariati motivi, e sono sempre tornata con un colore e un sapore in più, però quest'ultimo anno ha veramente segnato la differenza.
Sarà che sono cambiata io, che ho incontrato le persone giuste, che viaggio con una coscienza e una consapevolezza diverse...ma ogni volta, ora, va oltre.
Ogni volta è un pò come lasciare e contemporaneamente trovare un pezzo di me.
E allora è tempo di con-dividere la mia mappa tematica, di tracciare il mio personalissimo itinerario anche qui, di fissarne le tappe iniziando proprio da lei e da una méta il cui nome racconta già tutto: Cartavenezia.
Un angolo di mondo che scopri quasi per caso, una passione vera da cogliere in ogni particolare, un artista-artigiano come ne sono rimasti pochi.




Bianco, aspettatevi questo.
Che si trasforma in fogli creati e lavorati in un modo che -ci scommetto- non avete mai visto.
Un candore quasi irreale, una luce che mi ha folgorato, una materia che per la sua consistenza e lavorazione non può, vi assicuro che (come minimo) non può non stupire e affascinare.










Per me, è stato amore a prima vista.
E no, non è affatto scontato: la carta la conosco e la manipolo da una vita, ce ne vuole per lasciarmi senza parole. Questa, non bastasse, ha fatto rinascere quel bisogno viscerale di toccarla, di comprenderla, di farla mia. E così è stato.
Così, giusto un anno fa, ho chiamato Fernando e ad Agosto ho frequentato il Corso di fabbricazione di carta a mano nel suo laboratorio alla Giudecca: una settimana intensa, entusiasmante, indimenticabile a far nascere fogli di carta a telaio nell'incantevole chiostro di SS. Cosma e Damiano.
Per tante ragioni, lì c'è stata la svolta; esattamente lì colloco la prima vera fase della metamorfosi che ha dato vita a questo nuovo percorso.
Non importa se devo ancora riuscire a definirlo: finalmente c'è, è segnato, mi appartiene.
Questo però è un altro viaggio. Alla prossima fermata.

lunedì 14 maggio 2012

Jean-Baptiste Monge

Mi fa sorridere, mi fa sognare, mi fa pensare.
E non saprei rappresentare meglio quelli che abitano nella mia fantasia...
Jean-Baptiste Monge











giovedì 10 maggio 2012

Semplici complessità - Nel Linssen

"La semplicità non è un fine dell'arte ma si arriva alla semplicità malgrado se stessi avvicinandosi al senso reale delle cose. La semplicità è la complessità stessa– ti devi nutrire della sua essenza per comprenderne il valore."
Constantin Brâncuşi

Nel Linssen (Nijmegen - Gelderland, NL, 1935) dal 1986 -e questo già la dice lunga- si occupa di design di gioielli di carta. La sua è una lunga ricerca formale e tattile, un'attenta indagine sui diversi modi di combinare e incastrare le forme per creare catene di strutture complesse, un approccio empirico imperniato essenzialmente sulla costruzione di forme tubolari dinamiche.
Segue le tecniche tradizionali usate per la realizzazione di gioielli in metallo e pietra ma, utilizzando solo uno speciale cartoncino colorato (Elephantenhaut), crea collane e bracciali rigorosamente monumentali, che prendono vita nel preciso istante in cui vengono indossati.
Perché lì sta il grande fascino dei suoi lavori: grazie all'assenza di adesivi e al gioco continuo di tagli e pieghe, i suoi gioielli si animano in risposta ai movimenti di chi li indossa, esibendo sinuosi cambiamenti di colore e forma che variano da persona a persona, momento per momento.

Incartesimi tattili e visivi che nella loro disarmante semplicità racchiudono una sottile e risolta complessità.













domenica 6 maggio 2012

Scambio - Anna Maria Scocozza

C'è voluto un pò, ma finalmente anche il terzo Kusudama è finito ed è pronto a partire per Roma.




Questo nuovo scambio mi emoziona quanto il primo, tanto più che dall'altra parte arriverà una sorpresa.
Anna Maria Scocozza l'ho incontrata grazie a Facebook poco più di un mese fa: un suo inaspettato Mi piace alla pagina di Incartesimi, la sorpresa del suo sito e dei suoi lavori, il piacere di scoprire e conoscere un'artista.
Qualche messaggio, niente di più.
Quando ti esprimi con gli stessi segni, quando ti ritrovi nella stessa materia, quando ti riempi con lo stesso sentire, non serve altro.












Sete di ricerca, incontro, sperimentazione.
Sguardo attento, sincero, intimo.
Mani veloci, abili, libere.

"Anime di carta. Siamo creature di carta, naviganti inchiostri colorati su mari incerti e profondi che possono essere colorate, disegnate, ritagliate, incollate, bruciate, appallottolate, per poi essere gettate via in cestini mortali di terra soffice e verde, accarezzate nel vento per poter rinascere un giorno come sogni meravigliosi, indecifrabili e perenni conservati in libri di pagine umane… "
Anna Maria Scocozza

No, non serve altro, ci stiamo già dicendo tutto. E di più.

giovedì 3 maggio 2012

Creare un kit cucito da viaggio col cartonnage - Tutorial

La mia proposta per il cerchio delle donne è stata accolta con entusiasmo, quindi mi sono subito messa all'opera per condividere l'idea che tutto quel "sferruzzare, cucire, rammendare e quant'altro" mi ha ispirato. A differenza di mamma, io con ago e filo non ho mai avuto un gran feelling: si, riesco a sistemarmi un bottone ed un orlo, mi piace ricamare e lavorare a maglia...ma la molla che porta un saper fare a trasformarsi in qualcosa di più, quella non è ancora scattata. Per ora, quando mi lascio prendere dall'entusiasmo al ritorno da qualche fiera, inizio a creare col feltro o a rivestire scatole e oggetti con certi tessuti a cui proprio non so resistere (presto magari ve ne mostrerò qualcuno).
A lei invece, e a tutte le altre appassionate, dedico questo piccolo tutorial per creare in modo semplice ed economico un piccolo kit cucito da viaggio con la tecnica del cartonaggio:





Cosa occorre
Cartone per cartonnage o cartoncino di riciclo
Carta decorativa (o stoffa!)
Un pezzo di feltro (o panno spesso)
Fettuccia o nastro
Matita, riga e squadra
Forbice, taglierino, piano di taglio
Colla vinilica, pennello, vecchi giornali
Pistola e colla a caldo




Come si fa
1) Sul cartone disegnare e poi ritagliare:
2 quadrati 10x10 cm (fronte e retro) + 1 rettangolo 10x1 cm (dorso)
Io ho molto materiale per cartonnage a disposizione, ma qui ho voluto dimostrare che si può benissimo arrangiarsi con quello che si trova in casa, ad esempio una scatola per alimenti e un cartone per la pizza. Se infatti -come è probabile- il cartoncino risultasse troppo leggero, raddoppiate i pezzi e formate una sorta di  sandwich (all'interno mettete uno strato di rinforzo col cartone della pizza, ottimo a questo scopo), unendo il tutto ai lati con dello scotch trasparente.

2) Sulla carta decorativa scelta disegnare e poi ritagliare:
   1 rettangolo 25,5 cm x 13 cm (rivestimento esterno) 
   1 rettangolo 22 cm x 9,5 cm (rivestimento interno)
   Sul pezzo di feltro o panno, disegnare e ritagliare due sagome a forma di cuore (o altre forme a
   piacere).




3) Stendere la colla sulla fascia esterna, porre il dorso al centro e i due cartoni ai fianchi ad una distanza di circa 0,5 cm ciascuno e rimboccare tutti i lati. Forare poi i cartoni ed inserire i nastri (alla fine ne ho scelti altri più sottili), fissandoli al cartone interno con un pò di scotch. Rinforzare il dorso incollando al centro un pezzo di carta (circa 9,5x6 cm)




5) Incollare la fascia di rivestimento interna e infine fissare i due cuori stendendo un filo di colla a caldo lungo i bordi, lasciando aperta la parte superiore per formare due taschine.




7) Ecco fatto! Io ho assortito il kit con aghi, fili, spilli, spille di sicurezza, bottoni, forbicina e questo è il risultato finale: che ne dite?




A mamma piacerà, ne sono certa: tra un mese parte per il mare e, pratica e organizzata com'è, le farà comodo averlo con sè. E' il mio modo per starle vicino e farla sentire meno sola, per dirle che magari non ho imparato tutto ma mi ha insegnato le cose più importanti, per sentire che si può vivere in tempi e modi diversi ma quello tra madre e figlio è il legame più viscerale e indissolubile che la vita ti regala.

Auguri alla mia, auguri a me e soprattutto
AUGURI A TUTTE LE MAMME
...di ieri, di oggi, di domani!

Con questo post partecipo a
Il cerchio delle donne
per unirti e saperne di più visita:
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