Mi sto rendendo conto che in tutti questi anni passati a manipolare e creare con la carta, per certi versi ho sempre sottovalutato suo fratello maggiore, il cartone, materiale che può davvero offrire spazio a svariate sperimentazioni e dare vita a creazioni spettacolari.
Lo ha capito benissimo Chris Gilmour: nato a Stockport nel 1973 ma italiano d'adozione (vive e lavora a Udine), è uno dei più originali e affermati artisti inglesi dell’ultima generazione, uno scultore che si misura con un solo materiale, il cartone appunto (ora usa quello classico e a buon mercato degli imballaggi) e con la sola aggiunta di colla lo plasma, lo modella, lo trasforma per riprodurre a grandezza naturale oggetti d’epoca che sono rimasti dei simboli nell'immaginario collettivo.
Scultura, certo. E di un realismo che impone una profonda ricerca, conoscenza e padronanza tecnica.
Osservare le sue opere mi sorprende, mi diverte, mi stimola.
Penso ai calcoli di statica che deve fare per riuscire a tenerle in piedi senza altri sostegni, penso al tempo che deve dedicare a smontare, analizzare, capire l'oggetto prima di riprodurlo, penso a quanto ne deve sapere sulle proprietà e le caratteristiche di questo materiale.
E alla fine penso che quella che mi indica sia l'unica strada per appropriarsi veramente di qualcosa.
Per conoscerla, rispettarla, amarla. Per riuscire a farla tua e poi lasciarla andare...
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