giovedì 18 luglio 2013

Io che amo solo te: recensione del libro di Luca Bianchini

Tra le varie richieste che mi son capitate da quando ho aperto il blog, questa è stata tra le più inaspettate.
Anna si occupa delle digital pr per i libri Mondadori e un paio di mesi fa mi ha contattato proponendomi, visto che mi occupo anche di matrimoni, di leggere il libro Io che amo solo te, di Luca Bianchini, e poi eventualmente di parlarne qui sul blog o sulla pagina FB.
Chiedo maggiori informazioni, ci penso, accetto, ed eccomi.



Ne parlo a modo mio, naturalmente, e tanto per cominciare non racconterò la trama...le trovo sempre estremamente limitanti e invadenti. Un libro ti chiama da solo, per le vie molto più sottili. Quindi vi basti sapere che è ambientato in Puglia, e che si concentra nei 3 giorni che ruotano intorno ad un matrimonio.

A me interessa dire altre cose, tipo che dalla prima riga ho sentito il respiro del mare. Un maestrale che si presenta "senza preavviso e senza regalo" è un buon biglietto da visita per una storia che sa giocare dentro la marea di banalità e luoghi comuni con cui si addobbano questi eventi.
E proprio quel vento mi ha fatto venir voglia di cambiare pagina fino alla fine: per scoprire personaggi curiosi, a tratti stereotipati ma ben delineati; per inoltrarmi e -perché no?- sorridere dei loro singoli "drammi", per gustarmi un’ambientazione ricca, impregnata di calore e sfumature.

Lo consiglio perché è un libro morbido e adatto a tutti, giovani e meno giovani.
Perché sa parlare dell'amore nelle varie età e in diverse forme, mescolando tradizione e modernità.
Perché è e rimane deliberatamente leggero e ironico, pur calandosi in riflessioni più profonde e complesse.
Si, forse questo mi è piaciuto più di tutto: l'ho trovato un romanzo che ti lascia libero di pensare ma anche di non pensare, di farti scegliere se valutare la presunta autenticità di tante azioni e sentimenti o, molto più semplicemente, gustare il profumo del mare e di certe indimenticabili giornate di festa e di sole.

Portatevelo in vacanza, vi farà compagnia.
E poi andate a ballare.




2 commenti:

  1. Sono d'accordo con te...sono i libri che ci scelgono non noi che li scegliamo...ci chiamano...
    Questo libro mi guarda dalla vetrina insistentemente...ma ho fatto finta di nulla...ma hai suscitato la mia curiosità...insieme ad Alfonso Signorini di RMC....x cui lo leggerò11!

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    Risposte
    1. Bene, poi allora mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi tu :-)!
      Grazie di avermi scritto, comunque.

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