Post Abilmente

Ho sempre visualizzato la mia vita così, come il tracciato di un elettrocardiogramma. E pur sapendo che ad ogni picco positivo dell'onda R (sempre molto ascendente), segue inevitabilmente quello negativo della S (uguale e contrario) ancora non riesco ad attenuare il ritmo, a trovare un intervallo QT che riesca a mantenermi in un qualsiasi, seppur minimo, equilibrio.

E vabbè, sono fatta così, a tutto c'è un perché e -in fondo- conosco il mio.

Fatto sta che a 2 settimane oggi dall'inizio della fiera (conto pure l'allestimento!) io devo ancora riprendermi del tutto.

Sarà che il carico di adrenalina con cui son partita equivaleva a quello della stanchezza più o meno inevitabilmente accumulata; sarà che l'influenza quest'anno è stata davvero tosta e tuttora mi trascino una tosse e una debolezza che non ho più voglia di curare, sarà che in quei 4 giorni son successe tante di quelle cose che non basterebbe una serie di Murakami a raccontarle...
Però eccomi, lascio un primo sguardo al momento più bello di questa avventura:

Sono di nuovo qui, è l'ultimo giorno di questo incredibile inverno e domani inizia la Primavera. Sono qui a dire che vado avanti, con tutto quello che ogni giorno la vita ci toglie e ci dona. Sono qui con la mia voglia di far camminare questo sogno che si è realizzato, questo progetto in cui credo profondamente, questo futuro che so mi appartiene.

Ho tante persone a cui rispondere, altrettante da contattare, una valanga di idee e di creazioni che non mi chiedono altro di essere prese per mano...

Sono qui. Arrivo. La settimana prossima pubblico da Sandra di Nozzefurbe il racconto dettagliato di questo viaggio e dei suoi protagonisti, che intanto ringrazio.
Uno a uno. Con tutta me stessa.

Per ora vi saluto con questo articolo nel Corriere della sera e con le parole che mi raccontano: "Ho quarant'anni e sto coronando il mio sogno".

E lo regalo...