Quando mi concedo di pensarci sento di nuovo il battito che accelera e il respiro mi si blocca in gola mentre quella sensazione di precipitare verso l'alto riesce ancora a rapirmi e a scaraventarmi lontano. Inutile: se incontri la faccia nascosta della Luna non la lasci più, diventa parte di Te nonostante grazie a quel buio, quella distanza, quel silenzio.
E ora lo so, lo accetto: io sono anche questo.
E ora lo so, lo accetto: io sono anche questo.
Ce ne vuole di tempo, di forza, di coraggio ma alla fine -quando impari a conoscerlo e ad abitarlo- il vuoto non ti spaventa più. Al contrario, ti abbraccia e ti protegge.
Gli apro la porta cosciente di tutto quello che è successo dalla scorsa estate, consapevole di quanto ho dovuto affrontare e ho saputo imparare, pronta a chiedere e a prendere ciò che voglio sia abbondante e nutriente per i prossimi mesi.
E per poter condividere questo momento di prosperità e convivialità anche con voi, ho preparato un semplice tutorial per realizzare un cestino portapane in carta, che magari -visto il periodo- può diventare utile a rallegrare il picnin di Ferragosto :-)
Cosa occorre
2 quadrati di carta (meglio 120 gr) di 30 x 30 cm
righello, matita e gomma
tagliacarte o stecca d'osso
2,5 m di nastro di rafia (o simile), tagliato in 8 pezzi da 30 cm circa
foratrice
Come si fa
1) Su uno dei due fogli, tracciare una linea a 6,5 cm da ogni lato
2) Sovrapporre i due fogli e con l'aiuto del tagliacarte, piegare bene lungo le linee
3) Osservando i quadrati che si formano agli angoli, segnare con la matita e poi forare a circa 1 cm dal bordo esterno e 5 mm dalla piega
4) Annodare ad una estremità i nastri di rafia e infilarli attraverso i fori, dall'interno verso l'esterno
5) Sollevare due lati per volta e spingere ogni angolo verso l'esterno, fermandolo con un'asola nella parte superiore
Il cestino è finito: facile, utile, grazioso. Pronto a ricevere pane e ogni sorta di farinacei, ma disponibile anche per tante altre funzioni.
Questa è la preghiera per l'abbondanza con cui medito sul dare e sul ricevere. Mentre la recito godo dei miei sforzi concedendomi un sano ozio ristoratore, osservo quanto ho raccolto preparando serenamente il mio bilancio personale, senza fretta metto da parte l'esperienza migliore per farla rigermogliare nel futuro che mi attende.
Così, semplicemente, ricordo che tutto è un ciclo.
Sorrido e seguendo i tempi e i ritmi che mi suggerisce la Natura, ricomincio a chiedere e a seminare...a piene mani.
Con questo post partecipo a
Il cerchio delle donne
per unirti e saperne di più visita:
Cara Monica, leggo solo ora, in ritardassimo. Come al solito le tue proposte mi fanno venir voglia di mettermi all'opera, di circondarmi di bello, di qualcosa di fatto da me. Noi viviamo ancora arrangiati in attesa che i muratori finiscano i lavori nella nuova casa, ma sarebbe bello se sul tavolo che ci accoglie all'esterno facessi trovare il pane in questo cestino... Ti aggiungo al mio post, e ti abbraccio!
RispondiEliminaGrazie Ylenia!
EliminaSono contenta che anche questa proposta ti coinvolga. E' davvero semplice e son certa che si inserirebbe benissimo tra i colori e i sapori del vostro nuovo nido.
Dai, appena hai un attimo provaci e poi facci vedere i risultati :)
Ricambio l'abbraccio, e aggiungo un bacio